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EPIDEMIA COVID-19: FUGATTI SI INFURIA CON GLI SCIATORI? 
SI INTERROGHI SULLA COMUNICAZIONE NELL’EMERGENZA.

Un appello dei consiglieri provinciali di FUTURA al presidente della Provincia.

Il presidente della Provincia di Trento si è arrabbiato (si leggano i giornali di oggi) con gli sciatori che affollano gli impianti di risalita (e i rifugi) e non rispettano le norme di sicurezza. Giustissimo richiamare alla responsabilità personale di ciascuno. Ma dovrebbe riflettere anche sulla propria responsabilità: sulla decisione di tenere aperti gli impianti, quando è evidente che rispettare la regola della distanza di sicurezza, in coda o nei rifugi, è quasi impossibile. Ma anche sulla scelta di privilegiare le preoccupazioni (motivate e sacrosante) del settore turistico rispetto a una maggiore precauzione per la salute di tutti. 

Giovedì 5 marzo (tre giorni fa!) alle 11.43 sulla sua pagina Facebook il presidente scriveva testualmente (si veda lo screenshot allegato) “L’Italia è un paese sicuro, visita il Trentino!”. Con tanto di video promozionale. Oltre 270 like e oltre cento condivisioni. Una promozione “virale” del Trentino turistico. E si lamenta che, dopo l’ultima nevicata, siano arrivati i turisti da ogni dove?

Noi consiglieri provinciali di FUTURA continuiamo a rispettare e applicare le ordinanze e le linee guida della Provincia in materia di salute. E continuiamo a ritenere scriteriata la linea comunicativa che è stata scelta e viene perseguita quotidianamente: il presidente dovrebbe evitare di esternare a braccio, di farsi fotografare a tavoli affollati dai suoi colleghi di giunta (altro che distanza di sicurezza) per raccontarci “teniamo tutto sotto controllo”. Così eviterebbe di dover passare dalle rassicurazioni di ieri all’ira di oggi. 

Siccome la gestione pubblica di questa inedita emergenza è responsabilità comune (anche delle minoranze politiche) ci permettiamo di consigliargli ancora una volta: si limiti a parlare solo - oltre che con i decreti, le circolari, le ordinanze e tutti gli altri atti politico-amministrativi che gli competono - con brevi e chiari comunicati ufficiali, validati dalle autorità sanitarie. Altrimenti la comunicazione istituzionale della Provincia perderà credibilità, con gravi ripercussioni sull’opinione pubblica in Trentino, e ulteriori rischi di “infodemia” che peggiorano la già seria situazione di epidemia che stiamo vivendo. 

Paolo Ghezzi

Lucia Coppola

consiglieri provinciali di FUTURA