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La tempesta Vaia che a fine ottobre 2018 ha sconvolto il Trentino e non solo, con raffiche di vento oltre i 120 km/h e che localmente hanno raggiunto i 190 km/h, ha causato ingenti danni alle foreste trentine.
È stato colpito soprattutto il Trentino orientale, ma danni rilevanti si sono registrati anche in quello occidentale.
Il monitoraggio effettuato sulle aree colpite ha certificato che i danni sono stimati in circa 19.500 ha di superficie con poco più di 4.000.000 m3 di legname a terra.
Il Presidente della Provincia Autonoma di Trento ha adottato il 18 gennaio 2019 un piano di azione (successivamente aggiornato il 19 giugno) che riportava le principali valutazioni che avrebbero guidato le scelte da porre in atto quanto a priorità e modalità di gestione degli schianti. Un lavoro immane di pulizia del bosco e di ripristino che durerà anni.
Tra i tanti interventi si è decisa la realizzazione di nuove strade forestali per garantire la bonifica dei boschi abbattuti e il recupero degli alberi schiantati. Una operazione che ha però anche dei risvolti pesanti soprattutto per il modo in cui sono state realizzate, con un impatto molto profondo sul terreno per renderlo camionabile. Inoltre sembrerebbe che siano state realizzate più strade di quelle necessarie e non si sia scelto in modo più deciso l’utilizzo di altre tecniche per la rimozione del legname, come per esempio le teleferiche.

Ciò premesso interrogo il presidente della Provincia di Trento e l’assessora competente per sapere:

1. quante nuove strade forestali sono state realizzate dopo la tempesta Vaia per permettere la rimozione del legname;
2. quante sono tuttora in costruzione e quante si pensa di doverne ancora realizzare;
3. quanti chilometri di nuove strade forestali sono state realizzate e se ne realizzerà;
4. il costo sostenuto fino ad oggi per la realizzazione delle nuove strade forestali e quanto si prevede di dover ancora spendere;
5. quante di queste strade, e quali, sono state realizzate in zone di rete Natura 2000 o in zone protette;
6. a quali autorizzazioni sono state sottoposte;
7. se è stata attuata la valutazione di incidenza;
8. se ritenga che i chilometri di nuove strade forestali realizzate siano state di effettiva utilità o si sarebbe potuto incentivare l’uso di mezzi più moderni di rimozione del legname quali per esempio le teleferiche.

Lucia Coppola

consigliera provinciale FUTURA