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E' in programma per giovedì 8 maggio alle 20:30 al Teatro Sociale di Trento lo spettacolo "Un amico. Omaggio al mondo della musica di Ezio Bosso". In scena spazio ad un evento che vede il violoncellista Mario Brunello e il coreografo Virgilio Sieni riunirsi per la prima volta insieme su un palco per rendere omaggio alla musica di Ezio Bosso, uno straordinario artista e un amico scomparso prematuramente. La serata vedrà anche la partecipazione di Maria Semeraro al pianoforte e prevede l'esecuzione di brani di Bach, Cage, Messiaen, oltre che dell'indimenticato Bosso.

«…Ezio è stato un amico che mi ha lasciato un segno profondo. Una amicizia in cui la musica è stato il motivo di inizio, ma anche di fine, del nostro rapporto. – scrive Mario Brunello in una lettera a Virgilio Sieni - A un certo punto la musica è come impazzita, ha iniziato a parlare una lingua sconosciuta ad ambedue, si è vestita di oro e brillantini e ha cominciato ad ammaliare, a cantare come le sirene, a suonare vorticosamente passando sopra tutto e tutti. Immancabilmente la parte debole esteriore ha avuto gioco facile, scontato. Ci siamo scontrati, divisi e ognuno per la sua strada. A distanza di dieci anni, la Sonata “Roots” del 2014, che Ezio ha scritto per me, mi manda un richiamo e penso quindi sia il momento di ritentare di farla sentire per quello che è, o per lo meno quello che io sento che è, con radici in Bach, Cage, Messiaen, Paert. Quella di Ezio è una musica pura, onesta, costruita con poche note, ma con un potenziale espressivo nascosto, una carica esplosiva incontenibile, che anche un semplice fiore a pochi petali può avere».

«Il danzare le musiche che hanno compenetrato il legame tra Mario e Ezio restituisce il senso dell’amore, talmente potente da far pensare al corpo come luce. – osserva Virgilio Sieni – Ecco allora che la danza subentra come gesto estremo, come forma d’amore che si crea dal sentirsi in vita. Le danze - duetti, quartetti, assoli - si tramandano la qualità tattile di uno spazio pensato come una spirale, un vortice appunto che, nascendo ogni volta dai dettagli del movimento, si unisce al tutto e viceversa. La natura animale di un corpo sensibile penso che attragga la luce, o meglio, assorbe alcuni bagliori che con chiaroveggenza si fanno largo nel tempo per depositarsi negli strati del gesto per riconoscersi nel grumo vorticoso dell’energia, con silenzio, con respiro, con musica».

Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.centrosantachiara.it.