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Oggi il Consiglio Provinciale ha ascoltato la comunicazione della Giunta provinciale sull’Emergenza epidemiologica e sistema dell'istruzione scolastica. La cons. Masè – La Civica, ha presentato una risoluzione in cui affronta il tema dei servizi di conciliazione e socio-educativi per la fascia 0-6, la cui gestione rientra nella competenza primaria della Provincia, partendo dal presupposto che i bambini sono una responsabilità dell’intera comunità e quindi delle istituzioni, non solo della famiglia. La Consigliera Masè ha evidenziato come in questo periodo di “segregazione” forzata dovuta all’emergenza COVID 19, i più piccoli sono stati proprio quelli maggiormente penalizzati e che hanno pagato con una deprivazione sociale molto forte che li ha visti allontanati in un solo colpo dagli affetti familiari, dagli amici e dalle figure educative di riferimento come insegnanti ed educatrici. Per questo, forte anche delle sollecitazioni e dei suggerimenti raccolti da più parti ha proposto alcune soluzioni di buon senso e di possibile realizzazione in sicurezza rivolte soprattutto ai più piccoli, ma estendibili a tutta la fascia di età dagli 0 ai 14 anni. La necessità di riattivare i servizi risponde alle esigenze delle famiglie e dei bambini, ma la sua urgenza è motivata anche dal fatto che senza servizi di appoggio, una ulteriore vittima del Covid 19 sarà il lavoro femminile.

La proposta che è stata accolta con favore sia dalla Giunta che da maggioranza e opposizione propone di: coinvolgere Comuni e Comunità di valle a segnalare le strutture dotate di ampi spazi anche all’aperto da poter mettere a disposizione per la realizzazione di attività estive; coinvolgere l’APSS per stilare un protocollo sanitario uniforme con regole precise per la gestione in sicurezza delle attività; invitare ad aderire a questa iniziativa tutti i possibili soggetti interessati con proposte e  disponibilità dei propri operatori; verificare le possibili forme di finanziamento da parte dell’ente pubblico e l’eventuale compartecipazione alla spesa delle famiglie considerando però che in questo periodo per molte famiglie le difficoltà economiche si sono acuite.

Infine si chiede di elaborare un calendario di svolgimento delle attività anche in considerazione delle esigenze che emergeranno dall’indagine presso le famiglie prevista dall’Agenzia per la Famiglia, così da dare anche una prospettiva utile all'organizzazione familiare per i prossimi quattro mesi.

Vanessa Masè - Capogruppo

Gruppo Consiliare Provinciale

La Civica