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Il consigliere Pietro De Godenz esprime piena soddisfazione per l'approvazione unanime della legge e del suo ordine del giorno, ad essa collegato, dedicato alle persone con ASD.
Nel dettaglio l'ordine del giorno, emendato con lievi modifiche in accordo con gli assessori Segnana e Spinelli, impegna il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento a redigere le linee guida da adottare in tutte le strutture, residenziali e non, che si occupano dell’accoglienza della persona con ASD, tenendo conto delle esperienze accademiche dell’Ateneo trentino, promuovere progetti finalizzati all'inserimento sociale per quei soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico che non possono essere inseriti nel mondo lavorativo, in modo che ne valorizzino le capacità, utilizzando anche i progetti di agricoltura sociale di cui alla LP. 12/2016 e, ancora, a implementare la formazione del personale sanitario al fine di migliorare i percorsi terapeutici e assistenziali rivolti agli adulti affetti da disturbi dello spettro autistico basandoli sulle migliori evidenze scientifiche disponibili.
"Si tratta di un ordine del giorno estremamente circostanziato e puntuale" ha spiegato De Godenz "frutto di un grande confronto e per l'approvazione del quale mi sento di ringraziare oltre ai colleghi di Consiglio anche l'assessore competente e la Giunta che, capendone la ratio, lo hanno accolto praticamente in toto con modifiche minimali."
"Ritengo sia davvero utile e importante" ha continuato De Godenz "lavorare perché le persone con disturbi dello spettro autistico possano essere messe nella condizione non solo di lavorare ma di farlo sostenuti dalle migliori conoscenze scientifiche e all'interno delle migliori strutture possibili. Su questo il Trentino è già oggi molto sensibile e deve, sempre più, rivelarsi all'avanguardia e in continuo sviluppo positivo."
"Auspico, e sono convinto" ha concluso Pietro De Godenz "che da domani, grazie all'approvazione del disegno di legge,dedicato all'inserimento delle persone con ASD nel mondo del lavoro, e del mio odg, le azioni utili e le buone pratiche potranno svilupparsi ancora meglio e più in fretta, fornendo nuove risposte a coloro i quali ne hanno bisogno per cominciare o continuare a lavorare."

Ufficio stampa UpT 

Di seguito si riporta testo completo dell'ordine del giorno come approvato.

PROPOSTA DI ORDINE DEL GIORNO n. 2

al disegno di legge n° 17/XVI “Disposizioni di inserimento lavorativo delle persone con disturbi dello spettro autistico”

Le persone con ASD sono caratterizzate da difficoltà nella comunicazione, nell’interazione sociale e dalla presenza di comportamenti e interessi ristretti e stereotipati.

Accanto a questi sintomi basilari, le persone affette da autismo possono presentare in misura più o meno marcata anche disturbi sensoriali, problemi del sonno, di alimentazione, disarmonie motorie, disarmonie nelle abilità cognitive, scarsa autonomia personale e sociale, autolesionismo e aggressività.

A essere assente o fortemente compromesso nell’autismo, è il patrimonio congenito di abilità con cui ogni essere umano, ovunque si trovi e al di là di qualsiasi differenza etnica e culturale, riesce ad entrare in contatto con gli altri, ad intuirne bisogni, stati d’animo, aspettative.

Quando parliamo di autismo troppo spesso ci focalizziamo solo sull’individuo, trascurando le ricadute che questa condizione ha sui sistemi prossimali: la famiglia, la scuola, e più in generale la comunità; chiunque ruoti intorno a queste persone è chiamato a fornire un accudimento superiore, per quantità e tempo, a quello che normalmente si dedica ad una persona neuro tipica, ricevendone talvolta in cambio frustrazione relazionale e affettiva nonché isolamento sociale.

Uno dei veri problemi dell'autismo, a oggi, è la gestione dell’individuo dopo il periodo scolastico post adolescenziale soprattutto se parliamo di persone a “basso funzionamento”.

Si avverte la forte necessità di avere un maggior numero di strutture residenziali pubbliche e private con delle linee guida omogenee su tutto il territorio provinciale, che siano capaci di accogliere la persona quando la famiglia non riesce ad assolvere i doveri quotidiani rispetto al soggetto; la necessità di formare ulteriori tutor anche per l'età adulta creando altresì il presupposto per garantire una assistenza efficace nel periodo post scolastico accompagnando il soggetto in attività ricreative finalizzate all’inserimento sociale; l’esigenza di assistenza e della presa in carico da parte della azienda sanitaria anche dopo i 18 anni, in quanto ad oggi il paziente autistico in età adulta viene trattato non più per la patologia specifica ma per patologie correlate da neuropsichiatri non formati sulla sindrome di autismo, compromettendo così tutto il lavoro svolto precedentemente.

Convinti che la Provincia Autonoma di Trento debba proseguire ad assicurare la corretta terapia e far fronte alle esigenze delle persone affette da Disturbi dello Spettro Autistico a basso funzionamento anche nell’età adulta favorendo così il diritto alla loro vita sociale
Il Consiglio della Provincia Autonoma di Trento impegna la Giunta Provinciale:

- A redigere le linee guida da adottare in tutte le strutture residenziali e non che si occupano dell’accoglienza della persona con ASD, tenendo conto delle esperienze accademiche dell’Ateneo trentino.

- A promuovere progetti finalizzati all'inserimento sociale per quei soggetti adulti con disturbi dello spettro autistico che non possono essere inseriti nel mondo lavorativo, in modo che ne valorizzino le capacità, utilizzando anche i progetti di agricoltura sociale di cui alla LP. 12/2016.

- A Implementare la formazione del personale sanitario al fine di migliorare i percorsi terapeutici e assistenziali rivolti agli adulti affetti da disturbi dello spettro autistico basandoli sulle migliori evidenze scientifiche disponibili.