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Nel suo 120.mo anno di attività, il CLUB ARMONIA ritorna puntuale con l’impegno per il “Giorno della Memoria 2024”, nella consapevolezza che l’antisemitismo non è solo un problema della contemporaneità, ma invece e purtroppo “accompagna”, nei secoli, il cammino dell’umanità.

In collaborazione con il Coord. Teatrale Trentino e con il sostegno di Mediocredito Trentino-Alto Adige, C.G.I.L., .C.I.S.L., U.I.L. e F.I.D.A.P.A., debutta quindi l’atto unico “LA CONGIURA”, scritto e diretto da Renzo Fracalossi e dedicato alla memoria di Felice Sordo.

Nell’Europa del Trecento, la diffusione della lebbra viene imputata appunto ad una congiura ordita dagli ebrei e dai lebbrosi, su mandato dei mussulmani di Spagna. Un complotto contro il quale si batte l’Inquisizione che si nutre del mai sopito antigiudaismo di radice cristiana.

Venerdi 26 a Cles (Sala Borghesi Bertolla) e poi Trento (Teatro di Villazzano), per proseguire domenica 28 a Spiazzo Rendena (Teatro comunale) e lunedi 29 a Cembra (Teatro comunale) ed ancora a Sella Giudicarie (ex chiesa di S. Andrea) venerdi 2 febbraio e al Teatro “Franco Parenti” di Milano, domenica 4 febbraio. Infine, dopo alcune settimane, il 10 marzo lo spettacolo sarà a Torino (Sala della Comunità ebraica).

Gli ingressi sono ovunque liberi e gratuiti, com’è nello spirito del Club Armonia in queste circostanze ed il sipario si alza alle ore 20.30.

In scena, accanto all’autore, Sara Ghirardi (Lily), Claudia Furlani (Marie), Marino Degasperi (Mastro Pierre), Anna Guastalla (Tikvà), Fiorenzo Pojer e Leonardo Debiasi (due frati amanuensi), Marco Revolti (Fra’ Marcel). La colonna sonora è eseguita dal vivo ed affidata al violino di Michael Isac Girardi ed alla fisarmonica di Andrea Anderle. Assistenza tecnica di Gianni Dorigatti.

Ufficio stampa Il Club Armonia

Lo spettacolo  

Atto unico di Renzo Fracalossi allestito a cura del Club Armonia di Trento

Il mondo medioevale è il mondo dell’ordine. E’ il Cielo stesso sceso in terra, riflesso della “civitas Dei” ed è un mondo ossessionato dal complotto contro la società e nel quale non c’è spazio alcuno per qualsiasi diversità.
Nel 1321, racconta Bernard Guy inquisitore di Tolosa nel periodo compreso fra il 1307 e il 1324, fu scoperto e sventato un orrido piano architettato dagli ebrei ed attuato dai lebbrosi, loro complici, per infettare le acque, in modo che le persone sane bevendo ed usando tali acque, sarebbero tutte morte o ammalate e ciò avrebbe consentito ai lebbrosi di aspirare alla signoria di città e castelli ed agli ebrei di dominare il regno di Francia.
Quest’idea catturò l’immanginazione di larga parte della popolazione francese dell’epoca che, per prima, formulò quindi quell’accusa del complotto ebraico universale che ha accompagnato l’intera storia dell’ebraismo in Europa e che tutt’ora ammorba l’aria del vecchio continente, trovando nell’antisemitismo dei “Protocolli dei Savi Anziani di Sion” il suo più osceno culmine.
“La Congiura” racconta questa vicenda, in genere poco nota, nella convinzione che il “Giorno della Memoria” debba favorire la coltivazione e la trasmissione di tutto l’orrore che ha segnato l’esistenza dell’ebraismo in Europa, non limitandosi all’incredibile della Shoah, ma ricordando come essa non è il frutto malato di una giovane pianta, bensì l’esito del lungo percorso, macchiato dall’ingiustizia e dal dolore, dell’antisemitismo nei secoli.