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Depero new Depero: sperimentazioni e influenze dell'artista futurista al MART di Rovereto

fino al 13 febbraio 2022


É una grande esposizione dedicata a Fortunato Depero che esplora l'attualità delle sue sperimentazioni e le influenze delle sue ricerche negli ambiti dell'arte, della moda, del design con particolare attenzione agli anni Ottanta e Novanta quella allestita nelle sale del Mart di Rovereto
In mostra circa 500 lavori tra opere, disegni, mobili, oggetti, manifesti, fotografie, libri e riviste; una decina di video e film realizzati negli ultimi 20 anni; fumetti e oggetti di design, oltre ai celebri prodotti Campari.

«Senza Fortunato Depero - sottolineano i promotori - il Mart di Rovereto non esisterebbe. Nato in Trentino nel 1892, alla sua morte, nel 1960, lasciò al Comune di Rovereto l’unico museo futurista italiano e il suo archivio personale, comprensivo di circa 3000 oggetti, tra cui buona parte della sua produzione artistica, carte, materiali e una ricca biblioteca».

Un artista poliedrico (che abbiamo raccontato in questo post) impegnato su vari fronti e ambiti di sperimentazione, dalla pittura ai complessi plastici motorumoristi, dalla grafica al teatro, dalla poesia alla comunicazione, dalla lirica ai progetti editoriali.
«Un creativo - commentano - alla ricerca dell’arte totale, fermamente convinto che tra un linguaggio e l’altro non esistessero gerarchie.
Nel periodo propedeutico all’apertura del polo culturale di Rovereto la figura di Depero è centrale e orienta le scelte espositive di Gabriella Belli, prima direttrice del Mart, che nel costituire le Collezioni museali e presentare il programma espositivo parte proprio da Depero, il personaggio più rappresentativo di Rovereto con un proprio museo permanente».

Da allora tanto nel museo realizzato da Botta quanto nella Casa d’Arte Fortunato Depero – entrata a far parte del polo museale nel 2009 in occasione del centenario del Futurismo – il Mart programma mostre, espone opere e materiali, propone laboratori per il pubblico di tutte le età e le scolaresche, organizza visite e percorsi tematici fuori e dentro i musei.

«Dal 21 ottobre 2021 - aggiungono i promotori - la grande mostra Depero New Depero per la prima volta rende conto di questa storia. Una storia che rappresenta più di un capitolo della più ampia storia del Mart. Una storia che spazia, come avrebbe voluto Depero stesso, dall’arte all’editoria, dal teatro al design, dal fumetto al cinema.
Il museo rappresenta se stesso, a partire dal proprio patrimonio e dalla propria attività di ricerca, formazione, educazione ed esposizione».

Sono esposti per la prima volta circa 200 volumi pubblicati dal Mart, le opere in buxus appena restaurate, le ricostruzioni storiche, gli oggetti e i mobili di quegli artisti, designer, illustratori ed editori che a Depero si sono ispirati.

La mostra si sofferma sulla figura di Depero come influencer.
«Dopo la morte - proseguono - la sua opera ha profondamente influenzato architetti e designer come Ettore Sottsass e Alessandro Mendini, a cui non a caso il Mart ha dedicato importanti esposizioni, nonché i “nuovi futuristi” come Nespolo, Lodola, Postal, Innocente, Abate e Plumcake, di cui il museo ha acquistato alcune opere».

L’esposizione di oggetti ricostruiti – scenografie, costumi, mobili, marionette – danno conto di un’attività museologica singolare, portata avanti in particolare negli anni Novanta, e suggeriscono un dibattito critico sul ruolo del museo, sulle attività di studio, ricerca e conservazione dell’arte contemporanea e delle cosiddette arti applicate.

«L’allestimento della mostra - concludono - a cura dello studio Baldessari e Baldessari, esalta il dialogo ideale tra Depero e il Mart mettendo in relazione l’artista con l’architettura che lo accoglie. Il visitatore idealmente si perde, immerso in un display fortemente scenografico che incanta. I volumi geometrici dei lucernai disegnati da Mario Botta diventano “impronte” i cui colori sono ricavati dai pantoni di alcune opere deperiane; ne deriva un gioco optical in cui negativo e positivo – concavo e convesso si confondono. Sotto un soffitto che vuole essere un arazzo contemporaneo, lo scenografico percorso si snoda tra 6 sezioni: Introduzione, Ricostruzioni, Effetto Depero, America, Museo, Conservazione/Educazione».

La mostra è curata da Nicoletta Boschiero, responsabile della Casa d’Arte Futurista Depero che, nello stesso periodo, ospiterà una mostra nel solco della tradizione curata da Maurizio Scudiero.


IL PERCORSO ESPOSITIVO ATTRAVERSO LE SEZIONI DELLA MOSTRA... raccontato dal MART

Introduzione
La mostra che il Mart dedica a Fortunato Depero (Fondo, Val di Non, 1892 – Rovereto, 1960) esplora l’attualità del lavoro del geniale artista futurista, pioniere di un’idea di arte totale che spazia dalla pittura alle arti applicate, dall’editoria alla pubblicità, dalla scenografia alla performance. La sua originalissima progettazione ha, infatti, influenzato profondamente l’arte, la moda, il design e il fumetto dagli anni Settanta a oggi.
Tra il 1957 e il 1960, negli ultimi anni della sua vita, Fortunato Depero realizza la Galleria museo Depero, primo e unico museo futurista in Italia. Nel 1987 la Galleria diventa parte integrante del Mart che riserva all’artista un ruolo di primo piano nella sua programmazione espositiva. Nel 2009, dopo un lungo restauro e un ampliamento firmato dall’architetto Renato Rizzi, la Galleria rinasce con un nuovo nome: Casa d’Arte Futurista Depero, in memoria dell’officina fondata a Rovereto nel 1919 e chiusa negli anni Quaranta. In questa sua nuova veste, il museo presenta le opere di Depero insieme a mobili, sedie, tavoli, panche e lampade che fanno pensare a un’abitazione, gadget in vendita al bookshop che rimandano alla bottega, materiali d’archivio valorizzati dalle mostre temporanee, secondo una visione ibrida ed eterogenea che riflette la sua personale visione museografica. Depero, infatti, amava “mischiare le carte” e ha sempre cercato una relazione diretta con la produzione e il consumo, ribellandosi all’idea dell’arte come valore assoluto e anticipando la scoperta della merce come prodotto artistico e culturale.

Ricostruzioni
All’inizio degli anni Ottanta, con l’acquisizione delle ricostruzioni di due scenografie di Depero andate perdute, i Balli Plastici e Le chant du rossignol, la Galleria Museo Depero dà il via al vero e proprio revival dell’artista. Questi rifacimenti permettono di documentare le sue straordinarie creazioni per il teatro, colmando le lacune presenti nel lascito dell’artista. Le marionette dei Balli Plastici e le scenografie e i costumi per lo spettacolo dei Balletti Russi vengono riproposti da Enzo Cogno sulla base di un attento studio delle fonti per poi essere portati sul palcoscenico.
Negli anni Novanta, scuole, artigiani e aziende produttrici di oggetti d’arredo si interessano sempre di più alla Casa d’Arte di Depero e al suo design. Le sette sedie, la panca e lo sgabello realizzati dall’Istituto Statale d’Arte Policarpo Petrocchi di Pistoia su disegni originali dell’artista sono stati acquistati dal museo nel 1995. Le sedie riproducono fedelmente i bozzetti di Depero per l’allestimento del Cabaret del diavolo, un locale notturno romano arredato dall’artista nel 1922, lo Studio di sedia del 1926-1927 per la tarsia in panno La festa della sedia e la panca esposta nella Sala Trentina della I Mostra Internazionale delle Arti Decorative nella Villa Reale di Monza nel 1923.

Effetto Depero
Due grandi mostre rilanciano il Futurismo negli anni Ottanta. La prima è Ricostruzione futurista dell’universo (1980), curata da Enrico Crispolti a Torino presso la Mole Antonelliana e intitolata come l’omonimo Manifesto firmato da Balla e Depero nel 1915, dal quale prende avvio il cosiddetto Secondo Futurismo. La seconda è Futurismo & futurismi (1986), ospitata a Palazzo Grassi a Venezia, che non solo riabilita un movimento a lungo dimenticato a causa della sua connivenza con il fascismo ma mette anche in luce artisti meno conosciuti come Depero. In seguito, la sua popolarità cresce al punto da rendere il suo stile immediatamente riconoscibile anche per chi non sa cosa sia il Futurismo. Risulta sempre più evidente l’apporto dato da questa avanguardia al design, al fumetto e alla grafica, mentre molti artisti ne propongono un’inedita rilettura contribuendo a riabilitarne l’immagine. Tra i designer che hanno riconosciuto apertamente l’influenza di Depero sul proprio lavoro vi sono Ettore Sottsass e Alessandro Mendini, protagonisti di due esposizioni al Mart, rispettivamente nel 2005 e nel 2011. Nel 1994, presso l’Archivio del ’900 a Rovereto, si era invece tenuta una mostra dedicata ai Nuovi Futuristi, un gruppo fondato dieci anni prima che recuperava i valori culturali dell’avanguardia futurista rivisitandoli attraverso riferimenti alla Pop art americana.

America
Se la rielaborazione degli oggetti deperiani ha caratterizzato gli anni Ottanta e Novanta, negli anni Duemila si cambia rotta: la storia e l’opera di Depero viene raccontata soprattutto attraverso film e video. Dopo Esplosioni di un artista. Film d’arte di Luciano Emmer (2008), interamente prodotto dal Mart, gli altri film vengono realizzati in collaborazione con Carnergie Mellon University’s Entertaiment Technology Center (Balli plastici by Fortunato Depero, 2009), con la Fondazione Caritro (Il sogno di Alberto, 2011, a cura di N!03) e con FilmWork, Provincia Autonoma di Trento, Trentino Film Commission per il film di Nello Correale Depero, Rovereto. New York e altre storie (2015).
Appositamente per quest’esposizione sono stati realizzati alcuni video dedicati al soggiorno newyorchese dall’artista. New York film vissuto narra la difficile esperienza americana di Depero, utilizzando materiali presenti nell’archivio del Mart e spezzoni di film girati tra il 1929 e 1930 – gli stessi anni in cui l’artista si trovava in America – e oggi conservati al MIRC Moving Image Research Collection dell’Università di Columbia nel South Carolina. È il periodo della Grande depressione che sconvolge l'economia mondiale e travolge anche Depero mentre tenta faticosamente di farsi strada, con la sua arte, nella metropoli. Gaetano Cappa e Marco Drago dell’Istituto Barlumen riprendono alcuni temi del racconto deperiano, come i luoghi immortalati dall’artista nelle sue “tavole parolibere”: Broadway, la metropolitana e il luna park di Coney Island.

Museo
I documenti d’archivio, le riviste, le fotografie e i libri provenienti dall’Archivio del ’900 del Mart rappresentano l’ambito legato allo studio e alla ricerca dell’opera di Fortunato Depero.
Il ruolo dell’archivio si è ampliato nel tempo, offrendo supporto non solo agli studiosi ma anche a progetti creativi in diversi contesti: radiofonici, cinematografici, teatrali e della graphic novel.
La prima bacheca in mostra è, infatti, dedicata al fumetto con riviste come “Frigidaire”, “Cannibale” o “Alter Alter” che provengono dai fondi Archivio di Nuova scrittura, Pablo Echaurren e Piermario Ciani. L’eco del Futurismo si avverte chiaramente nella cultura postmodernista che unisce, spesso con ironia, citazione e innovazione.
La seconda bacheca è, invece, dedicata alla fotografia, con immagini originali provenienti dal Fondo Depero e ingrandimenti utilizzati in passato per le mostre del Mart che raccontano la vita dell’artista. Sono esposte per la prima volta alcune matrici su zinco relative a edizioni del periodo 1927-1959 e conservate gelosamente da Depero.
La terza e la quarta bacheca, infine, sono riservate alle pubblicazioni e ai manifesti prodotti in occasione di mostre ed eventi successivi alla morte dell’artista e testimoniano l’abbondanza di questa produzione editoriale dal 1969 ai giorni nostri.

Conservazione/Educazione
La conservazione e valorizzazione dei manufatti di Depero riveste un ruolo di primo piano nella storia del museo. In preparazione di questa mostra sono stati sottoposti a manutenzione alcuni dei materiali più caratteristici della produzione deperiana. Come, ad esempio, il Buxus: un composto di carta e segatura inventato da Valentino Bosso nelle sue cartiere di Mathi Canavese in provincia di Torino e usato dall’artista per la tarsia del pannello decorativo intitolato Energia. O come il tessuto in panno dei suoi “quadri in stoffa”, proveniente prima dall’azienda Lane Rossi di Schio e poi dal lanificio Marzotto.
Se il restauro delle opere e le buone pratiche di conservazione sono alla base della valorizzazione del lavoro di Depero, questa si concretizza soprattutto attraverso gli eventi espositivi, la pubblicazione di cataloghi e monografie e le attività didattiche. Fin dai suoi esordi, il dipartimento educativo del Mart ha dedicato all’artista futurista numerosi progetti laboratoriali, contraddistinti dall’idea di “giocare con l’arte”: un modo per sperimentare creativamente linguaggi e materiali, scomporre e ricomporre le forme, trovare soluzioni sorprendenti. E per questo non vi è maestro migliore di Depero, la cui arte ci insegna tuttora a stupirci e a “ridere apertissimamente” di ciò che ci circonda.




Calendario eventi
DEPERO NEW DEPERO


AL MART
Un ciclo di appuntamenti per approfondire l’opera di Depero e la sua idea di “arte totale”. Dalla tipografia, all’artigianato, fino alle passeggiate in montagna, per Depero tutto era arte!


28 ottobre 2021
Fortunato Depero and Depero futurista 1913–1927
Gianluca Camillini, con Federico Zanoner
Ore 18, Sala conferenze
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Presentazione del volume dedicato al celebre “libro imbullonato” di Fortunato Depero. Attraverso lo studio di uno dei più noti libri d’artista di tutti i tempi, pubblicato in epoca fascista per essere uno strumento promozionale e commerciale oltre che un’opera d’arte futurista, Camillini cerca di definire il ruolo di Depero e le sue influenze sul design, la grafica e la tipografia contemporanee. Dialogano con l’autore Federico Zanoner, Archivio del ’900 del Mart.

4 novembre 2021
Itinerari deperiani
Liceo artistico Depero, con Federico Zanoner
Ore 18, Sala conferenze
Ingresso libero fino a esaurimento posti

In numerose opere e materiali Depero raccontò il suo Trentino, le montagne, le valli e la città di Rovereto. Da questi materiali sono nate le mappe turistiche realizzate dagli alunni del Liceo artistico Depero di Rovereto, in collaborazione con il Mart e l’Azienda di promozione turistica. Al Mart alunni e insegnanti racconteranno il progetto e presenteranno le mappe, insieme a Federico Zanoner, Archivio del ’900 del Mart.

11 novembre 2021
Restauro zincografico
Antonella Conte e Renzo Monte, con Carlo Tamanini
Ore 18, Area educazione
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: education@mart.tn.it 0464 454108

Nella mostra dedicata a Depero sono esposti alcuni zinchi appartenenti al Fondo dell’artista e recentemente restaurati. La tecnica dell’illustrazione zincografica consentiva la riproduzione di scritte, disegni e fotografie la cui matrice veniva incisa su una lastra in zinco, materiale più leggero, maneggevole e resistente della classica pietra litografica.
L’appuntamento dell’intervento di restauro che ha riguardato sia pulitura di alcune lastre sia quella di alcuni involucri cartacei con cui Depero le ha impachettate, incollandovi la riproduzione dell’immagine corrispondente per la loro diretta identificazione.


18 novembre 2021
Buxus Energia
Beatrice Zucchelli, con Nicoletta Boschiero
Ore 18, Sala conferenze
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Presentazione del restauro dell’opera Energia che venne commissionata a Depero dalla S.I.T., Società Industriale Trentina. Raffigura una centrale idroelettrica attraverso un intarsio in Buxus, materiale autarchico prodotto dalle Cartiere Giacomo Bosso di Torino dal 1928 fino alla metà degli anni Cinquanta. Realizzata su pannello in legno compensato, l’opera di intarsio misura 198 cm di altezza, 351 cm di larghezza e 8 cm di profondità.

25 novembre 2021
Dynamic Depero
Cappa Drago Varbella, con Duccio Dogheria
Ore 18, Sala conferenze
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Presentazione del fumetto Dynamic Depero ideato dall’Istituto Barlumen. Disegnato da Sergio Varbella con una presentazione di Matteo Stefanelli, racconta, attraverso alcune tappe salienti – il viaggio in nave, la dogana, la crisi del 1929, il party all’Hotel Fifth Avenue – la vita di Depero a New York.

3 dicembre 2021
Impressioni d’America
Andrea Rebaudengo, piano. Massimiliano Speziani, voce recitante
Ore 20.30, Auditorium Fausto Melotti
Ingresso libero fino a esaurimento dei posti

Sulle musiche di George Antheil “il mattatore”, eseguite da Andrea Rebaudengo, Massimiliano Speziani interpreta Depero. L’artista racconta il suo viaggio a New York e rievoca la traversata, lo stupore per la metropoli, la Subway e infine i party degli italoamericani nei grattacieli.


IN CITTÀ
Depero new Depero esce dal Mart, fa tappa alla Casa d’Arte Futurista, dove c’è la seconda mostra a lui dedicata, e visita tutti i musei di Rovereto. Tre speciali focus espositivi nei quali ogni museo presenta opere del proprio patrimonio insieme ad alcuni prestiti provenienti dal Mart.


4 dicembre 2021 – 13 febbraio 2022
Depero a scuola, le origini
La Scuola Reale (Realschule) Elisabettina di Rovereto
Rovereto, Museo della Città

La Scuola Reale di Rovereto, inaugurata nel 1855 e dedicata all’imperatrice Elisabetta, era una sorta di istituto tecnico che, grazie all’impegno di Luigi Comel, divenne una fucina di artisti. Disegni e acquerelli scolastici raccolti dal professore e poi donati all’Accademia roveretana degli Agiati, documentano le origini del talento del giovane Fortunato Depero, ma anche di suo fratello maggiore, Emilio, e di molti altri allievi, diventati poi artisti di rilievo, come Giorgio Wenter Marini, Tullio Garbari, Carlo Cainelli e Luciano Baldessari.

12 ottobre 2021 – 6 gennaio 2022
Depero soldato
Opere e documenti dell’artista
Rovereto, Museo Storico Italiano della Guerra

Il Museo della Guerra – che dal 1921 custodisce oggetti e testimonianze di uomini e donne in guerra – offre all’interno del rinnovato percorso espositivo un piccolo focus dedicato a Depero soldato, con alcune lettere scritte sul fronte dolomitico. I documenti sono presentati in una sala dedicata all’esperienza dei volontari in guerra su scala europea, nella sezione dedicata alla partecipazione dei Futuristi per il contesto italiano.

3 novembre – 3 dicembre 2021
Depero maestro
Generosità sconfinata
Rovereto, Fondazione Campana dei Caduti

Fusa con il bronzo dei cannoni delle nazioni partecipanti alla Prima guerra mondiale, è la campana più grande del mondo che suoni a distesa. Generosità sconfinata, un grande olio su tela del 1957, costituisce con Pietre antiche e moderne e Vampa eroica la trilogia con cui Depero, all’interno della sala Rovereto nella Casa d’Arte Futurista a lui intitolata, intende omaggiare la sua città adottiva. Eccezionalmente nel mese di novembre il dipinto potrà essere ammirato alla Fondazione della Campana.

Pappagalli_1917_Mart
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