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La Stagione del Teatro Sociale 2025/2026 prosegue con la prima nazionale di “This is a Premiere”, di e con Cristiana Morganti e Emanuele Soavi
Uno spettacolo che racconta tra parole e movimento, con ironia e profondità, l’incontro tra due artisti: a partire dalla loro diversità affrontano temi legati al loro vissuto, alla loro esperienza di coreografi e performer.
Sabato 29 novembre alle 18 e domenica 30 novembre alle 16, al Teatro Sociale di Trento, va in scena in prima nazionale "This is a Premiere", di e con Cristiana Morganti (che firma anche la drammaturgia), storica protagonista del Tanztheater Wuppertal Pina Bausch, da 15 anni coreografa indipendente, ed Emanuele Soavi, cresciuto con coreografi come William Forsythe e Jiry Kylian e da 10 anni fondatore della Emanuele Soavi incompany a Colonia.
Lo spettacolo vede alla voce produzione una lunga serie di partner internazionali e nazionali - tra cui Teatri di Pistoia, che ospiterà lo spettacolo il 4 e 5 dicembre - e ha il disegno luci di Simone Mancini e i costumi di Chiara Venturini. Nasce dall’idea di due coreografi e danzatori con una lunga storia professionale e molti riconoscimenti, che hanno in comune la nazione d’origine, l’Italia e quella di approdo, la Germania ma soprattutto il desiderio di esplorare e giocare con ciò che li distingue.
Come ci si incontra nella diversità? Come ci si mantiene fedeli alla propria identità aprendosi davvero a quella dell’altro? Quali confini vanno valicati, quali protetti per godere appieno di uno scambio artistico e umano? Queste sono le domande da cui parte This is a Premiere, che trova risposta in un’intensa ora e mezza di parole e danza, che restituisce la ricchezza di questa contaminazione mostrando, nel contempo, le peculiarità dei diversi linguaggi dei due protagonisti. Confrontandosi, mettono in discussione il loro modo di intendere l'arte e il teatro, indagano le loro origini, il dietro le quinte della loro carriera e l’innegabile evidenza di essere consciamente e inconsciamente legati a specifiche radici culturali.
Spaziando da temi socio-politici, come la fluidità di genere o la sostenibilità, a temi di settore, affrontano le implicazioni della faticosa fase produttiva di un nuovo spettacolo. Nel loro racconto ci svelano con sferzante ironia quelli che sono i “divieti”, i cliché, le mode che caratterizzano il mondo della danza di oggi. Si interrogano più in generale sulla funzione del Teatro nella contemporaneità e sulla loro necessità di mantenere una chiara identità e cifra stilistica. Morganti e Soavi, sulla scena, colti nel processo di trasformazione che implica questa dialettica, decidono di rivelarsi anche nelle loro fragilità e lo fanno attraverso “dialoghi corporei”, ora delicati, ora ironici, ora sarcastici, pungenti, che coinvolgono anche il pubblico.
Al centro dello spettacolo giunge uno degli snodi narrativi con una scena di forte intensità emotiva tra i due interpreti, dove dolcezza e struggimento, contenuti in semplici gesti, rimandano ai momenti della vita in cui possono crollare le difese nella relazione con l’altro. Solo mettendosi in ascolto pieno e aperto, attraverso il corpo (la nostra porta d’accesso verso il mondo) cessa il rumore e inizia la danza, anche per chi non sa danzare.
Sullo sfondo è presente il capitolo legato alla condizione di italiani immigrati in Germania, tra gratificazioni e incomprensioni, senso di accettazione e di rifiuto, la nostalgia verso temi musicali legati all’identità di origine, ma anche musica tecno, folk e composizioni sonore contemporanee, che trasportano il pubblico in spazi fittizi e reali, in un caleidoscopio di epoche e collegamenti ipertestuali.
Dice Cristiana Morganti: “Il mio desiderio è coinvolgere gli spettatori portandoli nel nostro universo, mostrando candidamente il confronto tra due personalità ben definite su temi attuali che possono anche vederli non d’accordo. Presentare un dialogo in cui, alla fine, ascoltarsi diventa la cifra vincente è di questi tempi un’idea tanto inconsueta quanto rivoluzionaria. Essere in due dà coraggio.” Emanuele Soavi: “L’incontro dei corpi in movimento può esprimere quanto sia diventata complicata, al giorno d’oggi, l'interazione, e di come la distanza tra gli esseri umani sia sempre maggiore. Io e Cristiana possediamo, entrambi, un incrollabile senso dell’umorismo e una sensibilità innata all’autocritica e credo che trasmetteremo un’idea di danza contemporanea molto diversa da quella nell’immaginario comune. Un’arte esigente sì, ma anche estremamente gioiosa e comunicativa”.
This is a Premiere è un collage di “objet trouvé”, un de-montaggio e ri-montaggio nella memoria delle performance di due artisti, una lente di ingrandimento sui tanti momenti della loro controversa e colorata esistenza. “Che sia proprio la nostra biografia il motore che ci spinge a sviluppare nuove inaspettate capacità espressive? Parliamone e poi danziamo”, dicono i due artisti.
Lo spettacolo, dopo Trento sarà il 4 e 5 dicembre al Funaro di Pistoia.
Foyer della danza
Secondo appuntamento con i Foyer della danza, un ciclo di incontri e confronti con i protagonisti e gli addetti ai lavori del panorama coreutico nazionale.
L’incontro, in programma- sabato 29 novembre al termine dello spettacolo vedrà presenti Cristiana Morganti, Emanuele Soavi e Giuseppe Distefano in “This is a premiere”. Lo spettacolo. Ingresso libero.
Scheda spettacolo
THIS IS A PREMIERE
Idea, coreografia, interpretazione Cristiana Morganti, Emanuele Soavi
Drammaturgia Cristiana Morganti
Disegno Luci Simone Mancini
Costumi Chiara Venturini
Sguardo esterno Achim Conrad, Kenji Takagi
Sound editing Federico Casadei
Assistenti alla coreografia Elena Copelli, Federico Casadei
Direttore tecnico Roman Sroka
Produzione esecutiva Achim Conrad
Ufficio stampa Elisa Sirianni
Distribuzione per l’Italia Roberta Righi
Una produzione Emanuele Soavi incompany e Cristiana Morganti in coproduzione con Festival euro-scene Leipzig (DE), Pina Bausch Zentrum – Wuppertal (DE) Centro Servizi Culturali Santa Chiara – Trento, TanzFaktur – Köln (DE)
con il sostegno di Teatri di Pistoia Centro di Produzione Teatrale e Teatro Comunale di Ferrara
finanziata da Kulturamt der Stadt Köln, Ministerium für Kultur und Wissenschaft des Landes Nordrhein-Westfalen, Landesbüro Freie Darstellende Künste Nordrhein-Westfalen, Beauftragter der Bundesregierung für Kultur und Medien
e con il sostegno di NATIONALE PERFORMANCE NETZ Koproduktionsförderung Tanz
Un ringraziamento speciale a Mark Sieczkarek per i costumi della scena d’apertura.
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