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Domenica 24 luglio 2022.

Questa la data da segnare in calendario per partecipare al momento conclusivo del progetto "Il morbido sentiero più lungo del mondo".  "Un caldo abbraccio" che parte da Castel Toblino - a 250 m di quota - ed arriva fino ai 1300 m del monte Bondonesi: alla storica Chiesetta degli Alpini. Quasi 30 km di tessuto - colorati, bellissimi e morbidi filati - tra boschi, prati, campagne, laghi, borghi e luoghi storici. La lunga stradina sarà percorsa da podisti e filmata con un drone.

«Il percorso - spiegano i promotori - è frazionato in intervalli di 1 km. Gestito, ogni tratto, da un gruppo di persone. Si inizierà ad unire i grossi rotoli in contemporanea alle 9:30 con successivo appuntamento, alle 13, alla chiesetta degli alpini per il brindisi finale».

Alle 14:00, a conclusione dell’evento, il Parco Feste di Lagolo ospiterà una grande manifestazione che permetterà alle oltre 500 persone coinvolte nel progetto di conoscersi, scambiarsi curiosità ed aneddoti. Il tutto condividendo un buon piatto di pasta.

«È importante esserci - spiegano i promotori - abbiamo trascorso intere giornate a disfare maglioni, a fare gomitoli, a districare matasse, a lavorare a maglia o all’uncinetto, ad unire strisce, a misurare ed immagazzinare rotoli ed a percorrere chilometri alla ricerca di lana o a consegnare lavori. Stiamo cercando di coinvolgere ragazzi, associazioni, produttori locali, enti pubblici e privati per la sfida finale ricordando che il passo successivo sarà quello di realizzare il caldo abbraccio: oltre 2000 coperte per chi ne ha bisogno».

Un'idea nata nel marzo 2020 dalla Pro Loco Lasino-Lagolo: confezionare “la sciarpa più lunga al mondo” collegandola ad un progetto denominato “un caldo abbraccio”. «La proposta - aggiungono - è sorta durante il primo lockdown, con un semplice volantino e il più collaudato passa parola nel paese di Lasino.
Inaspettatamente il progetto ha raggiunto dimensioni impensabili ed ha coinvolto oltre 500 persone tra circoli, case di riposo, gruppi di amici, conoscenti e parenti».

Molte regioni del centro/nord si sono fatte coinvolgere dalla strana sfida: Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana con qualche collaboratore anche in Lazio e Campania.

«Citare i Circoli, le Associazioni, le Case di Riposo, i gruppi che collaborano - spiegano - senza dimenticare nessuno diventa quasi impossibile. A lavoro concluso abbiamo verificato che, nel Regno Unito (Millennium Stadium), è stata srotolata una sottile sciarpa che va oltre i nostri 30 Km. Il progetto è stato allora modificato in un morbido sentiero di solidarietà che diventerà coperte per “Un caldo abbraccio”».

«Sarà l’occasione d’incontrare tutte le persone - concludono - che hanno generosamente contribuito al raggiungimento del record durante una grande festa di ringraziamento che diventerà l’occasione per celebrare solidarietà ed amicizia».

Un progetto rappresentato da tre parole: riuso, solidarietà, record.

RIUSO: Inizialmente abbiamo recuperato quello che avevamo in casa, cercando gomitoli dimenticati e disfando berretti, coperte, maglioni.
Ultimate le scorte ci siamo rivolti ad artigiani ed industrie che utilizzano lana e cotone.

SOLIDARITÀ: Il progetto prevede che, ottenuto il record, la sciarpa venga scucita (per questo ogni pezzo deve avere una lunghezza massima di 150 cm) e confezionate tantissime coperte da donare a chi ne ha bisogno in Italia o all’Estero

RECORD: L’obiettivo è quello di abbattere il record del mondo arrivando a 17 chilometri e poter così srotolare la nostra sciarpa lungo la strada provinciale che da Lasino porta sul Monte Bondone (chiesetta Alpina al Camp).