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PARLAMENTO EUROPEO | COVID-19: il piano dell’UE per rilanciare l’economia

sabato 11 luglio 2020 h07:30


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L'UE prepara investimenti massicci per aiutare persone e imprese a far fronte alla profonda recessione economica causata da COVID-19.

Il 27 maggio la Commissione europea ha presentato al Parlamento europeo un piano da 750 miliardi per la ripresa economica. Insieme alla nuova proposta per il bilancio dell'UE per il periodo 2021-2027, il piano aiuterà a mitigare lo shock del coronavirus e porre le basi per un futuro sostenibile.

Il piano per la ripresa proposto dalla Commissione

La Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato "Next Generation EU", il piano per la ripresa da 750 miliardi, che ha l'obiettivo di mitigare gli effetti della pandemia e investire in un'Unione europea più sostenibile, digitale, sociale e resiliente.

Secondo la proposta, la Commissione potrà contrarre prestiti sui mercati finanziari tramite il suo elevato rating creditizio, che garantisce oneri finanziari bassi. Un totale di 500 miliardi sarà distribuito in forma di sovvenzioni, che la presidente von der Leyen ha descritto come "investimenti comuni nel nostro futuro."

I fondi consentiranno all'UE di raggiungere gli obiettivi di neutralità climatica e transizione digitale, offrendo sostegno all'occupazione e rafforzando il ruolo dell'UE a livello globale.

Il piano per la ripresa è stato presentato durante la sessione plenaria insieme alla proposta rivisitata per il bilancio a lungo termine del periodo 2021-2027. Secondo la nuova proposta il bilancio ammonterebbe a 1100 miliardi. Prima di essere approvate, le proposte devono essere negoziate tra Parlamento europeo e stati membri al Consiglio.

Durante il dibattito in plenaria, le proposte sono state accolte con favore dalla maggior parte degli eurodeputati, che hanno sottolineato la criticità del momento e la necessità che l'UE proponga soluzioni ai cittadini europei.

A seguito del dibattito, il Presidente del Parlamento David Sassoli ha invitato i governi nazionali a lavorare insieme per un accordo sulle misure proposte e ha rivolto un "appello a difendere lo spazio europeo."

"Non possiamo permetterci speculazioni o attacchi ai nostri asset strategici. Siamo in un momento delicato," ha detto Sassoli, aggiundendo: "Ecco perché abbiamo visto con soddisfazione il piano delle Commissione accogliere le nostre proposte, con l’ambizione di accompagnare la vita di tutti.”

Previsioni cupe per l’economia

Le ultime previsioni economiche presentate dalla Commissione europea a inizio maggio mostrano che la crisi sanitaria ha causato un grave shock all’economia. A seguito dell’interruzione improvvisa delle attività economiche e delle restrizioni al movimento delle persone, si prevede una contrazione pari al 7,5% per l’economia dell’UE nel 2020. Si tratta di una contrazione notevolmente peggiore rispetto a quella dell’autunno del 2009.

Queste proiezioni potrebbero comunque sottostimare la portata effettiva della recessione, perché la ripresa delle attività economiche sarà graduale e a rischio di una seconda ondata del coronavirus.

La recessione colpisce ogni aspetto dell’economia: molti cittadini temono di perdere il proprio posto di lavoro e non sono disposti a spendere, mentre le imprese devono far fronte a interruzioni nell’attività produttiva. I governi vedono le entrate fiscali scendere e la spesa sanitaria salire con un conseguente deficit di bilancio e debiti e oneri finanziari in crescita.

Occorre una risposta ambiziosa

Nella risoluzione adottata il 15 maggio gli eurodeputati hanno esortato l’UE ad agire in modo coraggioso e decisivo per far fronte alla gravità delle conseguenze economiche della crisi.

Al momento l’UE sta elaborando il prossimo bilancio a lungo termine. Secondo gli eurodeputati le misure per la ripresa dovrebbero far parte del bilancio dell’UE perché la risposta alla crisi attuale definirà gli sviluppi dei prossimi anni. Il Parlamento ha sottolineato che il pacchetto per la ripresa deve sommarsi ai fondi destinati ai programmi esistenti senza comprometterne i finanziamenti.

Inoltre gli eurodeputati hanno detto di essere pronti a usare il potere di veto sulla proposta del bilancio a lungo termine nel caso in cui la richiesta per un bilancio più consistente non sia accolta.

Gli eurodeputati hanno chiesto che i fondi per la ripresa siano destinati a coloro che sono stati più duramente colpiti dalla crisi. Hanno anche chiesto che la maggior parte dei fondi sia distribuita in forma di sovvenzioni perché temono che i prestiti possano peggiorare la situazione finanziaria dei paesi membri che hanno maggiormente sofferto a causa della pandemia.

La risoluzione adottata raccomanda di finanziare il pacchetto per la ripresa attraverso l’emissione dei “recovery bond” garantiti dal bilancio dell’UE. Inoltre sottolinea che occorrono nuove risorse di entrata per il bilancio, per evitare che un bilancio maggiore comporti anche maggiori contributi diretti da parte degli stati membri.

Gli eurodeputati hanno sottolineato che l’UE dovrà continuare a dare priorità alla lotta contro il cambiamento climatico e alla strategia digitale, aggiungendo che occorre creare un nuovo programma sanitario dell’UE per assicurare che le attrezzature mediche siano disponibili in tutta l’Unione europea in caso di bisogno.

Il Parlamento ha insistito anche per poter esprimersi in merito alle decisioni sul fondo per la ripresa. Nel dibattito in plenaria del 13 maggio gli eurodeputati hanno ricordato che il Parlamento è l’unica istituzione dell’UE eletta e dovrebbe poter vigilare sulle questioni relative al bilancio in virtù della legittimità democratica.

Leggi che cosa l’UE sta facendo contro la crisi di COVID-19 e scopri la nostra cronologia sulle misure adottate dall’UE.

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